60 anni d'esperienza al servizio dell'arte

UNA VITA PER L’ARTE

 

Insegno privatamente “spatologia libera” a numerosi artisti. Insegno arte collaborando  con diverse assocazioni culturali e in particolare con l’ALETES Onlus, di cui sono presidente, svolgo incarichi di docenza in scuole statali do vari livelli, per i diversamente abili e per le categorie socialmente deboli.

Alcune mie critiche

 
Ferdinando Anselmetti, Francesco Rocco Arena, Antonio Avenoso, Anny Baldissera, Nicolina Bianchi, Michele Buonatesta (Il Tempo), Ennio Calabria, Giordana Canti, Calogero Cordaro (Red Magazine – Art Metrò Gallery Bologna), Silvia Catone, Renato Civello (Il Messaggero), Mario Conti, Antonio De Marco (A.G.E.S. Associazione Giornalistica Editoria e Stampa), Andrea Di Pré (MI – ch. 875 SKY), Enzo Fabiani, Mara Ferloni, Giuseppe Giannantonio, Italo Guarnera (Art Dossier), Augusto Giordano (GR2), Giampiero Linardi, Dino Marasà (OverART), Mario Micozzi, Carlo Motta (Arte Mondadori), Maria Teresa Palitta (Il Corriere Laziale), Gaetano Pampallona, Angelo Panerai (Quadri & Sculture), Giuseppe Piccolo, Annamaria Pietrangeli, Vito Riviello (TG1/2 – La Repubblica), Antonio Saluzzi, Enzo Santese (G. Mondadori), Giuseppe Selvaggi, Giulia Sillato (Arte nelle Antiche Dimore/Il Metaformismo cat. Mazzotta Editore).

In viaggio con l’Artista – Mario Salvo di Roberto CASTELLUCCI
Ore 7.00 di venerdì 11 ottobre 2019 – Stazione Termini.
Mi accoglie con un sorriso sincero, quasi da fanciullo, Mario Salvo, il Maestro Mario Salvo, uno dei più grandi esperti nell’uso della spatola a livello nazionale e internazionale. La stazione è già caotica, pur se i viaggiatori hanno spesso facce insonnolite e danno l’idea di brancolare in cerca di un caffè. La sciarpa rosa come unico vezzo, una giacca primaverile e un pantalone attillato contribuiscono a darmi l’idea di incontrare un personaggio giovane e dinamico, con una grande forza espressiva e pieno di risorse.
Ci riservano due posti allineati vicino al finestrino, che ci offrirà, quasi fossimo davanti a un documentario televisivo, spunti geografici per parlare della vita artistica del Maestro. Veloci attraversiamo la Stazione Tiburtina. Seguiranno Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Rogoredo e Milano.
E’ emozionato Mario. L’evento verso il quale siamo diretti è il quarto step artistico di una carriera densa di successi e onori non solo nazionali ma anche internazionali. Come risponderà Milano alle sue provocazioni? In fondo non sono provocazioni perché, come posso oggettivamente testimoniare, le sue opere sono veramente una sintesi dell’impegno profuso nell’arte e possono riscuotere il successo che meritano da un pubblico trasversale. Ma avremo modo di parlare anche di questo…
“Cromosintesi”, non a caso, individua questo periodo. I colori che caratterizzano le opere del Maestro sono gli stessi che Mario porta con sé, nella sua vita quotidiana così come anche nel suo passato e nel suo futuro. Il suo colore preferito? Non glielo chiedo perché è evidente e indossa, tra l’altro, sempre un capo color rosa. Ma andiamo per ordine.
Il treno, il suo treno professionale, è partito dal post impressionismo moderno, esperienza che gli consente di giocare con i colori, con la distanza necessaria all’artista per dipingere e all’osservatore per capire. Un addetto di Italo passa con il carrello offrendo bevande e un dolcetto, al quale il Maestro non si sottrae. L’occasione ci porta al suo passato di cuoco, quando viveva a Gaeta e per mantenersi agli studi in modo autonomo lavorava con ottimi risultati presso un ristorante del posto. La passione per i dolci sarà un piacevole argomento anche dei nostri prossimi pasti a Milano…
La seconda stazione, continuando la similitudine tra il viaggio intrapreso e quello figurato della sua vita artistica, è quella del periodo “Impasti cromatici”: la consistenza dei colori è molto importante, consentendo di cogliere la terza dimensione. La terza dimensione è anche l’esperienza della vita, della maturità che gli consente di trasporre sulla tela le sensazioni acquisite nella realtà. Ma ecco che arriva una telefonata, Mario si apparta e assume un’espressione dolce, quasi romantica, pur disturbata dal classico rumore ritmico dell’incedere del treno. La persona dall’altra parte del telefono lo rilassa, togliendogli una parte di responsabilità per la prestazione che lo attende a Milano.
“Stratigrafie materiche”, la dimensione si arricchisce. La spatola, un’arma che gli ha consentito sin da ragazzo di ricevere consensi e riconoscimenti in ogni consesso, riesce a creare magiche visioni sovrapponendo cromie a cromie, sensazioni a sensazioni, suoni a suoni. E già, perché come mi dimostrerà fra qualche ora, la spatola “suona” se usata magistralmente. Ma, ecco, siamo arrivati a Milano! Il tempo di scendere e un taxi ci conduce alla struttura che ci ospiterà per il breve soggiorno, una sorpresa: il Museo Emilio Tadini.
Pernotteremo in un grande appartamento, posto all’attico di un antico palazzo milanese, in cui si respira non solo arte pittorica per le numerose opere del grande artista del ‘900 che impreziosiscono le pareti, ma anche cultura, quella dei libri, dei disegni, dei cataloghi, delle suppellettili da lui create, dalle decorazioni che spuntano da ogni dove. Al piano terra il Museo che nasce da un’antica tipografia di famiglia con le vecchie macchine e i vecchi manifesti, dal Futurismo al Fascismo ai giorni più recenti.
Non c’è molto tempo per soffermarci, la Galleria Art Luxury ci aspetta per il vernissage della mostra di Mario Salvo e per una sorpresa…
In via Sottocorno, la Galleria si presenta piccola all’ingresso ma all’interno sembra di assistere a un’esplosione di colori che ti pervadono piacevolmente, e ti lasci volentieri pervadere, garantendoti l’imbarazzo di scegliere quale delle 40 opere sia la più bella…
Sono le 18.00 e i milanesi, puntuali anche per vicinanza svizzera, affluiscono numerosi. Più che una presentazione è un dibattito, nel quale il pubblico vuole sapere tutto del Maestro. Pervengono pure domande dottrinali, alle risposte delle quali Salvo certo non si sottrae, cosicché la parola “sintesi” assuma il pieno, vero significato filosofico, quello di valore aggiunto, di elemento che va oltre ciò che sembra per realizzare un pensiero metafisico.
Ed ecco che Raffaella Matrone, titolare della Luxury Art, ci avverte che è pronta la cattedra per l’esibizione del Maestro! In un’atmosfera emozionante Mario Salvo distribuisce i colori acrilici su tavolette di legno, dando loro anima e a noi pubblico una dimostrazione estemporanea di come usare magistralmente la spatola. In pochi minuti si concentrano sul legno strati, addensamenti, linee astratte, figure che richiamano la realtà, oggetti, sfumature e soprattutto…colori! Il colore è il vero protagonista dell’opera e ci lasciamo cullare dalla melodia della spatola che scorre facile tra le mani di Salvo. Resta, del vernissage milanese, il sapore dei colori di Mario, fresco, romantico, moderno, melanconico, gioioso, profondo…
La serata si conclude trionfalmente in un ristorante…napoletano, Cicciopizza, dove Mario, con grande meraviglia degli astanti, dialoga da pari con il provetto chef sull’arte della cucina. I sapori si mescolano ai profumi, ma anche all’arte e alle parole di cui un buon vinello campano favorisce lo scorrere. Panta rei…

Vernissage Art Luxury Gallery

 

La più recente produzione del Maestro Mario Salvo si caratterizza per un duplice traguardo, un punto di arrivo e insieme di partenza, perché ipotizza un futuro ancora da riempire di idee e progetti. Le linee biologica e artistica dell’artista, infatti, seguono due percorsi che solo apparentemente sembrano paralleli ma che rispecchiano fedelmente gli eventi della vita e quelli artistici che sono un tutt’uno. Non è un caso che quest’ultimo periodo venga chiamato “Cromosintesi”

Museo della Città – Civico e Diocesano di Acquapendente

 

Il 9 novembre alle ore 16,30 il Museo della Città Civico e Diocesano presenta la personale del Maestro Mario Salvo, alla presenza dell´artista. L’esposizione sarà visibile nella Sala Mostre del Palazzo Vescovile

2017 Ed. La Notizia n. 0

 

 

 Ed. Credito Coop. Roma Numero 1

 

 

Edizione Speciale Expo Art numero 40

Collaboriamo

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Emana Arte

 

Emana Arte è un progetto per l’arte contemporanea che intende esporre a Pisa artisti di varia nazionalità in un ambiente prestigioso qual’è lo spazio espositivo sopra le logge, firmato dall’architetto toscano Roberto Pasqualetti

I 33 Nomi di Dio

 

L’anno 2016, anno del Giubileo della Misericordia da lei indetto, coincide, per il nostro centro, con il trentennale anniversario del piccolo, prezioso volume “I 33 Nomi di Dio”, opera della scrittrice Accademica di Francia Marguerite Yourcenar….